NASA e Star Wars: questi mondi immaginari del franchise hanno una strana somiglianza con il mondo reale

La NASA ha condiviso una sorpresa speciale per i fan di Star Wars il 4 maggio, rivelando come la serie immaginaria sia ispirata dal mondo reale. Il franchise ha presentato ai suoi spettatori un mondo immaginario, rendendo difficile immaginare che i pianeti mostrati nella serie abbiano qualche relazione con il nostro universo. Si scopre che lo fanno. L'agenzia spaziale ha condiviso i dettagli di diversi pianeti mostrati nella serie che sembrano sorprendentemente simili ai pianeti del mondo reale. Se sei un fan di Star Wars, non sarà un compito identificare quale mondo del franchise assomigli ai pianeti che esistono nella vita reale.

Il primo nel post su Instagram della NASA è stato Hoth, un mondo ghiacciato, che ospita creature mortali come i wampa. È stato mostrato nel film di Star Wars del 1980, L'impero colpisce ancora.

Hoth è molto simile a Plutone, dice la NASA. Il pianeta nano può raggiungere temperature fino a meno 240 gradi Celsius, abbastanza fredde da preoccupare anche un tauntaun, che è una specie immaginaria di lucertole non senzienti originaria delle pianure innevate di Hoth. Come condiviso dalla NASA, la superficie di Plutone ha abbondanti montagne, valli, pianure e crateri di acqua ghiacciata. Il pianeta contiene anche gas come il metano.

Il prossimo è stato Mustafar, visto per la prima volta nel film del 2005, Star Wars: La vendetta dei Sith. Il mondo vulcanico ha una somiglianza con Venere, il secondo pianeta dal sole. L'atmosfera densa aiuta a nascondere la superficie, che di solito è ricoperta da crateri da impatto, colate laviche e faglie da terremoto.

Il terzo nelle immagini è Geonosis, il sito della prima battaglia di Star Wars: The Clone Wars, pubblicato nel 2008. Il paesaggio aspro e asciutto rende facile riconoscere il pianeta. La superficie ha una potente tonalità rossa della sua terra e pietra. "Non sorprende che il concetto di Geonosis sia stato parzialmente ispirato dai paesaggi visibili sul pianeta rosso del mondo reale, Marte", ha scritto la NASA nella didascalia.

Infine, c'è Endor, che è stato introdotto nel film del 1983 Star Wars: Il ritorno dello Jedi. Sembra simile alla più grande delle lune di Giove, Ganimede, e genera il proprio campo magnetico. Nuove prove dal telescopio Hubble della NASA suggeriscono che Ganimede ha un enorme oceano sotterraneo di acqua salata, contenente più acqua che su tutta la Terra.

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