Lo sviluppo di una cosiddetta Internet quantistica potrebbe aver appena visto una svolta significativa, hanno dichiarato gli esperti.
Ricerca di un team della Simon Fraser University della British Columbia, in Canada, pubblicata sulla rivista scientifica Natura (si apre in una nuova scheda) fornisce la prova di principio che i centri T, uno specifico difetto luminescente nel silicio, possono fornire un "collegamento fotonico" tra i qubit (la controparte del calcolo quantistico della cifra binaria o del bit del calcolo classico).
Poiché sfruttare con successo la tecnologia quantistica trarrebbe vantaggio dalla tecnologia delle comunicazioni che consente a questi qubit di collegarsi insieme su larga scala, questo potrebbe essere un enorme passo avanti.
Che cosa significa tutto questo?
Se si deve credere alla ricerca, questi "centri T" hanno il vantaggio di emettere luce alla stessa lunghezza d'onda utilizzata dalle moderne apparecchiature di comunicazione in fibra metropolitana e di telecomunicazione.
Quindi, secondo Stephanie Simmons, Canada Research Chair in Silicon Quantum Technologies, ciò significa che potresti "costruire processori quantistici che comunicano intrinsecamente con altri processori" e "quando il tuo qubit di silicio può comunicare emettendo fotoni (luce) nella stessa banda utilizzata nei data center e le reti in fibra, ottieni questi stessi vantaggi collegando i milioni di qubit necessari per il calcolo quantistico”.
Consentire all'informatica quantistica di utilizzare la tecnologia di comunicazione esistente già utilizzata su vasta scala nel mondo dell'informatica tradizionale al silicio potrebbe essere un enorme passo avanti per la tecnologia emergente.
Questo non è l'unico annuncio delle ultime settimane che implica che i mondi dell'informatica quantistica e classica potrebbero esserlo shiftessendo più vicini.
Soprannominata Nvidia Quantum Optimized Device Architecture, o QODA in breve, Nvidia ha annunciato una nuova piattaforma che mira a rendere il calcolo quantistico più accessibile creando un modello di programmazione ibrido quantistico-classico coerente.
Gli utenti che lavorano su progetti HPC e intelligenza artificiale saranno apparentemente in grado di utilizzare la piattaforma per aggiungere il calcolo quantistico alle applicazioni esistenti, utilizzando sia gli attuali processori quantistici, sia le future macchine quantistiche simulate.
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